Gli arbëreshë sono una comunità etnico-linguistica di origine albanese e greca arrivati in Italia tra il XV e XVIII secolo in seguito alle invasioni dell'impero ottomano nelle terre di origine. L'emigrazione più massiccia è avvenuta dopo la morte de loro eroe nazionale Giorgio Castriota Skanderbeg nel 1468.
La comunità più estesa si trova in Calabria in particolare nella provincia di Cosenza. La maggior parte dei paesi di questa comunità ha conservato il rito religioso cattolico-greco-bizantino. A Lungro, infatti, si trova l'eparchia, uno dei due vescovati istituiti in Italia nel 1900; l'altro è in Sicilia. Anche la lingua è stata tramandata attraverso i secoli e deriva da un dialetto del sud dell'Albania, detto arbërisht.
Alcuni paesi hanno avuto una storia di integrazione differente perdendo i legami con la cultura di origine, altri hanno preservato lingua e tradizioni mantenendole vive ancora oggi.
Tra questi i Borghi di Civita e Frascineto.
Civita il borgo tra le rocce, è situato in una posizione particolare a ridosso del Gole del torrente Raganello. Infatti dal suo belvedere si può ammirare il Canyon le cui imponenti pareti rocciose sono state scavate dalle acque del torrente. Lo sguardo spazia fino alle pianure di Sibari raggiungendo il mar Ionio. Il borgo è conosciuto, inoltre, per i comignoli dalle forme particolari e le case Kodra dal volto umano che ricordano i dipinti dell'omonimo artista albanese. Frascineto il cuore dell'arbëria nel Parco Nazionale del Pollino, è incorniciato tra le montagne di questa area, tra cui il Dolcedorme e la parete rocciosa delle Piccoli Dolomiti, e le pianure costellate dai vigneti da cui si produce un ottimo vino Pollino DOC.
Entrambi i borghi sono famosi per le Vallje, danze e canti popolari che si svolgono ogni martedì dopo Pasqua indossando i preziosi e colorati vestiti tradizionali.