In Calabria la seta ha rappresentato in passato una florida attività economica per tutto il territorio, sia a livello familiare per l'allevamento del baco da seta sia a livello industriale per la produzione del filato.
Il baco da seta arrivò in Calabria in epoca bizantina, trasportato dalla Cina da monaci basiliani, insieme all'introduzione della coltivazione del gelso bianco, più adatto di quello nero al nutrimento dei bachi.
Il periodo di massimo sviluppo della produzione si ebbe nel 1700 e a partire dal 1800 iniziò il declino fino alla scomparsa di questa attività.
Oggi è stata ripresa questa antica tradizione nei due borghi: a Mendicino, dove vi sono due antiche filande ristrutturate e trasformate in Museo, esempio unico di archeologia industriale, e a San Floro dove una cooperativa ha ripreso la bachicoltura e la produzione del filato della seta secondo le antiche tradizioni.