Il trekking con gli asini è modo di viaggiare lento per godersi appieno le bellezze dei luoghi visitati.
Longobucco
Noi abbiamo vissuto questa esperienza che si è rivelata veramente emozionante. Abbiamo percorso insieme agli asini e guidati da Domenico Flotta, guida ufficiale del Parco Nazionale della Sila, il Sentiero dell’Inglese nel tratto che interessa il territorio di Longobucco in Sila. Questo sentiero si chiama così perché lo scrittore del 1800 Norman Douglas lo ha percorso durante il suo viaggio in Calabria e lo ha poi descritto nel suo libro Old Calabria.
Il Sentiero dell’Inglese
Arrivati a Longobucco, ci fermiamo nella piazzetta principale per incontrare la nostra guida e i nostri compagni di viaggio, i docili e mansueti asinelli. Il borgo è circondato dai bellissimi paesaggi naturali del Parco Nazionale della Sila. Si affaccia sulla vallata del fiume Trionto e protende verso le montagne della Sila Greca, così chiamata per le influenze culturali d’Oriente che il territorio conserva.
La piazza di Longobucco
Dedichiamo un po’ di tempo ad un breve briefing preparatorio all’escursione e alla sistemazione degli animali che hanno il compito di trasportare i nostri zaini e vettovaglie per il nostro pic-nic oltre che segnare il ritmo del nostro passo. Domenico ci spiega che bisogna prendere confidenza con gli asini, perché una volta fatta la dovuta conoscenza si affidano quasi completamente.
Preparazione degli asini
Lasciamo il paese per dirigerci verso il sentiero da percorrere. Uno degli asini, soprannominato Ciccio, si blocca davanti al piccolo ponte che dobbiamo attraversare per iniziare la nostra escursione. Il tentativo di smuoverlo è vano, solo mettendo un benda sui suoi occhi si riuscirà a condurlo sul ponte e raggiungere il resto del gruppo. Gli asini sono animali intelligenti e molto prudenti: se non conoscono non si fidano. “Per Ciccio questi luoghi sono nuovi quindi sconosciuti per cui non ritiene prudente attraversarli. E’ la sua prima volta su questo sentiero” dice la nostra guida.
Ciccio l’asino prudente
Approfittiamo di questi momenti di attesa per guardarci intorno e individuiamo un cartello che indica Le Via della Miniera, infatti il territorio di Longobucco era ricco di pozzi minerari, in particolare d’argento, il cui sfruttamento durò fino al 1783.
La Via della Miniera
Ci inoltriamo nella fitta vegetazione che caratterizza il nostro sentiero, ricco di scorci con panorami ampi verso le montagne fino ad arrivare con lo sguardo al Mar Ionio.
Panorama verso il Mar Ionio
Una breve pausa per far riposare gli asini e per rifocillarci e poi riprendiamo il nostro cammino lento per godere in maniera completa del contatto con la straordinaria natura circostante.
Gli asini si riposano
Proseguiamo lungo il nostro itinerario ad anello che ci conduce sulla via del ritorno. Ci ritroviamo nuovamente sul ponte che dobbiamo attraversare per fare rientro in paese. Questa volta Ciccio prosegue tranquillamente, ormai ha preso confidenza con il luogo. Salutiamo i nostri amici che con la loro dolcezza hanno reso ancora più coinvolgente la nostra escursione.
Ciccio saluta
E’ la Calabria che coinvolge!
Brunella Brusco
Le Vie della Perla ha beneficiato di aiuti di Stato consultabili all’interno del Registro nazionale degli aiuti di Stato www.rna.gov.it
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